mercoledì 29 agosto 2012

APPELLO A NON MOLLARE, BENCHé ANCHE ALL'ESTERO NON SIA FACILE.

Ciao a tutti! Vi chiedo scusa per la lunga ed ingiustificata assenza! Non sono il migliore dei blogger e spero voi mi perdoniate.
Avevo aperto questo blog anche a fini terapeutici contro la solitudine, oltre che per stimolare voi, i colleghi e forse i giovani in generale a non abbassare la testa.
Ragazzi in questi mesi di assenza ho fatto davvero tante cose, stimolanti, entusiasmanti ed a volte noiose, ma comunque anche quelle fanno parte del gioco e vanno fatte.
Sono davvero felice che in questi mesi molti di voi mi abbiano scritto, incoraggiandomi a continuare a darvi informazioni utili e necessarie per un eventuale, vostro "colpo di testa". Di eventuale si parla infatti...
Ho ricevuto in circa 8 mesi 173 email di richiesta info, ridondanti e non, ma di tutti coloro che mi hanno scritto, solo 3 colleghi sono andati a fondo autonomamente, seguendo i miei consigli,  soprattutto avendo veramente voglia di cambiare la propria vita o almeno di "provarci", ed hanno trovato lavoro in niente.
Vorrei ribadire ad ognuno di voi che io non posso procacciarvi il lavoro, nè prendere informazioni per vostro conto, il mio compito da diciamo così "amico" e compatriota è quello di dirvi come si fa, per quel che mi concerne.
Sta a voi avere il coraggio di andare fino in fondo, di investire, di rischiare, di provarci!!! Ognuno è artefice del proprio destino.
Io ribadisco il concetto che all'inizio è dura davvero: si viene cataputaltati in una realtà attraente ma pur sempre diversa dalla nostra, si avverte un apparente senso di "inospitalità" (ma è la diffidenza francese che vige anche fra di loro stessi), la lingua è difficile (per noi, come per altri, ma noi siamo latini è nel giro di 5 mesi max si appronta in modo sufficiente), il clima non è dei migliori (io ho avuto fortuna, sono al sud e sto scrivendo in boxer mentre a Parigi la temperatura non permette ciò), il cibo all'inizio non è quello che siamo abituati a considerare e soprattutto si è SOLI.
In questa avventura, tra l'altro positiva, nata un pò per caso, un pò perchè ho un maledetto carattere di quel tipo che non mi accontento mai di nulla (di quello che anche quando riesco in qualcosa, mi dico che si poteva fare di meglio), è proprio la solitudine che comincia, ogni tanto, ad avere ragione di me.
Ma resisto, resisto, benchè mi faccio tristezza da solo, in quanto la sera sono così stanco che anzichè uscire per andare a fare un pò di vita sociale, sono incollato a Facebook o Skype per sentire amici e famiglia.
Io mi chiedo a volte come facevano i nostri emigrati una volta. Quest'inverno l'ho passato il più delle volte a cenare in contemporanea con i miei, collegato via skype,  sembrava quasi di essere tutti insieme.
Peccato che il pc o questi sistemi non ti regalino gli odori e l'effettivo calore delle persone a te più care... ma è già tanto.
Perchè condivido tutto ciò con voi? Perchè mi sono reso conto che questo blog è abbastanza seguito ed ha regalato tante speranze a tanti colleghi stanchi dell'assenza di proposte da parte del nostro paese, come lo ero io.
Solo che molti all'inizio sono entusiasmati dai miei racconti e dall'illustrazione delle possibilità esistenti per coloro che vogliono fare bene il proprio lavoro, nel I sistema sanitario al mondo, ma poi scoprono che comunque non è facile come sembra, e gettano subito la spugna senza nemmeno provarci.
Ragazzi mi rendo conto che è dura, che non abbiamo tutti le stesse situazioni personali ed è giusto che sia così, ma vi prego di soffermarvi a pensare al pessimo periodo storico che sta vivendo il nostro paese!!!
Non esiste solo la Francia, esiste lo UK, Germania e tanti altri posti... vi prego però di non accettare a testa bassa quello che vi si propina in Italia!
E' assurdo quello che mi raccontate nelle email!!! Episodi di cui ne ero a conoscenza ed immaginavo, ma solo per la categoria più giovane, cioè la mia che sono all'ingresso del mondo del lavoro!
Ebbene no, fra le 173 email ricevute, circa 80 email da colleghi precari (e strutturati in minima parte) in varie parti d'italia con età media intorno ai 50 anni. E' drastico!!!
Quindi mi rivolgo ai miei coetanei: le cose non sono cambiate fin'ora e non credo che cambieranno nel prossimo decennio. Io credo che un'esperienza all'estero, in posti migliori del nostro, con l'idea di tornare in Italia in tempi propizi vada fatta.
Tenete conto che, come vi sottolineavo stasera, non è tutto rose e fiori! anzi... Io sto soffrendo e non poco la mancanza delll'atmosfera lasciata a Roma, la famiglia, il cibo italiano, la nostra lingua fantastica ed elegante.
Insomma sappiate che se da un lato l'esperienza all'estero vi da tanto, dall'altra parte quando siete soli (almeno per me) vi porta a sprofondare in un baratro tappezzato di pensieri e ricordi che alle volte fanno davvero male e come succede a me, spesso, di seguito inveisco contro i governi italiani succedutisi negli ultimi 50 anni che non hanno saputo creare un sistema forte, da consentire a tutti noi di restare o di lavorare adeguatamente in quel paese fantastico che abbiamo, tradendo il Patto intergenerazionale.

Scusatemi se mi sono dilungato, ma da qualche tempo ci rifletto spesso e la solitudine pesa... in particolare stasera.

Ditemi poi come non fa a mancarmi la Calabria: