sabato 14 aprile 2012

Cosa scaturisce adesso da un'esperienza all'estero.

Perdonatemi per l'assenza ma sono stati giorni incredibili e molto impegnati, per fortuna in senso positivo. Unica nota negativa il mio dente del giudizio (se davvero ne ho) che comincia a farsi vivo.
Oggi scrivo con  un umore particolare...
Mi sento tanto come un ebreo che è riuscito a sfuggire all'olocausto (alemeno per il momento) e vede i suoi fratelli soffrire da lontano.
Mi trovo in Francia ormai da un anno e qualche mese e giorno dopo giorno sono due i sentimenti che mi accompagnano e si fanno sempre più forti: da una parte la speranza e l'entusiasmo di una carriera professionale tutto sommato dignitosa nel prossimo futuro e dall'altra la mancanza della mia terra, dei miei amici, del nostro modo di fare indistinguibile ed inimitabile, del nostro cibo.
Questa settimana il governo italiano sembra stia per produrre un testo dove verrano tassati dottorandi e specializzandi... Una cosa pazzesca, indice della deriva che il nostro paese ha preso ormai de tempo e delle misure fortemente impopolari e politiche che questo governo tecnico forse in modo più che scellerato si trova costretto ad attuare per recuperare il divario!
I miei colleghi italiani vengono sfruttati dai baroni e medici universitari frustrati, che riversano le loro sconfitte carrieristiche su di loro.
I miei colleghi chirurghi imparano il mestiere in modo molto maccheronico sulla pelle dei pazienti una volta assunti (assunti? ma che dico? presi per il culo con dei contrattini instabili) fuori delle strutture universitarie.
I miei colleghi internisti  e radiologi dopo la specializzazione si prestano a fare guardie mediche e pacchetti di ecografie o quant'altro, per società che offrono sconti incredibili, svilendo la professione del medico. D'altronde capisco bene che è la necessità di guadagnare per vivere che comporta tutto ciò, ma è troppo vergognoso.
Essendo un rappresentante del Segretariato Italiano dei Giovani Medici ho notizie di cose assurde provenienti da dietro le tende della politica sanitaria italiana. E' scandaloso!
Io non mi capacitavo già all'epoca di come si sia così ciechi per il nostro futuro, ma ad oggi non riesco nemmeno più a tollerare lo schifo della sanità italiana forte dell'esempio francese! Eppure il sistema sanitario ed univeristario per certi versi è simile al nostro!
Trovatemi un altro paese (che non sia la Spagna Grecia o Portogallo) in Europa e ditemi dove altro avviene quello che sta avvenendo alla nostra categoria in Italia.
Sono retorico lo so, non è la scoperta dell'acqua calda questa assolutamente, ma una volta che vai via dall'Italia e guardi da lontano quello che avviene, una volta che scarichi le ansie per trovare un lavoro, una volta che vedi che benchè tu sia un ragazzino di 30 anni e che ti affidano dei compiti di responsabilità che forse in Italia darebbero solo a 50 anni per la distribuzione clientelare del potere, ti rendi conto quanto il nostro Paese stia male!
Alle volte a leggere quello che avviene, propongono o fanno mi sembra davvero di essermi allontanato da un campo di battaglia fragoroso e di assistere ed ascoltare il rumore a distanza dei combattimenti sterili dall'alto di una collina!
Eppure non ci manca nulla! Siamo di gran lunga più svegli, più propositivi, più caparbi di gente non italiana!!!
Prima di venire qui, ogni volta mi chiedevo, ma che motivo avrebbero degli stranieri ad investire su uno straniero come me? Perchè mi dovrebbero pagare? Perchè mi dovrebbero assicurare? Perchè mi dovrebbero insegnare e migliorare a lavorare? Perchè mi dovrebbero dare delle responsabilità?
Ero scettico, spaventato, solo, spesso nervoso ed ad oggi sto trovando risposta a tutte queste domande.
Quanto partii per la prima volta, era l'ultimo anno della mia specializzazione della quale ero deluso perchè ero arrivato ad un plateau nell'apprendimento e non vedevo sbocchi futuri con il divertimento ed entusiasmo che ho nell'apprendere, con paga dignitosa e soprattutto non mi andava di andare avanti ed indientro per le varie cliniche di Roma o fuori per portare a casa poco più di quanto guadagna uno specializzando, senza garanzie, contributi e futuro.
Oggi è tutto diverso sto in un paese che non è il mio, ma che mi offre delle prospettive interessanti, che mi da  la possibilià di sperare e Dio solo sa per chi ha un carattere come il mio, che a 30 anni ha voglia di misurarsi costantemente e non accomodarsi per avere uno stipendietto, quanto sia importante avere un terreno di gioco sul quale giocare una partita difficile ma con speranze di vittorie anzichè una partita impossibile e quindi persa dall'inizio.
Molti mi chiedono di trovargli il contatto o il lavoro, ma io non posso farlo, io posso solo consigliare come farlo. In Francia di italiani non ce ne sono tantissimi, benchè i francesi abbiano un'ottima idea a nostro riguardo.
Quello che sento di dirmi è che se siete ostinati e corretti con voi stessi il posto lo troverete, ma poi bisogna sapere resistere all'inizio... e comunque mi riferisco sia in Francia che altrove!
Il consiglio principale è proprio di partire durante la specializzazione, negli ultimi tempi, perchè sarete pagati e perchè avrete modo di valutare se i vari postri che riuscirete a valutare vi saranno convenienti o meno, per ritornarci pochi mesi dopo una volta specializzati!


3 commenti:

  1. Caro demofilo, la tua esperienza è molto incoraggiante!!vorrei chiederti se sai come funziona la medicina generale, cioè sia l'accesso al corso di formazione che l'aspetto professionale in seguito. e poi, a meno che tu l'abbia già scritto e in tal caso perdona la mia disattenzione, come funziona per un medico già laureato ed abilitato ma che non è in specializzazione?? grazie mille!

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  2. Ciao per la medicina generale a quanto ne sappia c'è grande carenza anche in questo settore. Credo che anche se abilitato devi in ogni caso fare il concorso nazionale e poi scegliere la specializzazione di tuo gradimento, in base al tuo risultato!!! Il concorso nazionale è veramente duro!!!

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  3. Ciao Francesco,
    sono una neo-laureata, sto per abilitarmi a Torino e lo scorso maggio sono stata a Marsiglia a fare l'ECN. Devo esser sincera, tutto credevo tranne che avrei preso seriamente l'eventualità di andarmene dall'Italia...non sapevo, né immaginavo, che una volta fatto l'ECN avrei avuto comunque l'opportunità di entrare in specialità, per giunta che il mio desiderio è fare medicina generale e non ho preferenze riguardo ad una città in particolare. Mi sembra così bello tutto ciò, che quasi mi sorge il dubbio che questa specialità sia poi valida in Italia semmai decidessi di ritornare (approfitto di questo post per chiederlo a te). Sono un pò spaventata ed allo stesso tempo entusiasta all'idea di intraprendere questa esperienza, conosco poco la lingua pur avendola studiata, non conosco nessuno in Francia, né so esattamente dove prendere informazioni e so già che quando arriverò sarò come Totò e Peppino a Milano :b!
    Questo tuo blog è per me una fonte/guida non indifferente,spero non ti passi la voglia, né ti manchi il tempo d'ora in avanti, di continuare ad aggiornarci,:).
    Ti ringrazio.
    Marta

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